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Notizie utili per l'Amministratore di Condominio
CONFRONTO UTENZE IDRICHE PRIMA E DOPO LA TRASFORMAZIONE
L'emergenza idrica nazionale consente particolari riflessioni sulla distribuzione di “sorella acqua” (definita “pretiosa” già da S. Francesco d'Assisi) da parte di ACEA Ato 2.
L'emergenza idrica nazionale consente particolari riflessioni sulla distribuzione di “sorella acqua” (definita “pretiosa” gia da S. Francesco d'Assisi) da parte di ACEA Ato 2.
1) il Consiglio superiore della sanita in sede di approvazione del progetto per la costruzione dell'acquedotto del Peschiera evidenziava il 17 giugno 1937 che “la distribuzione a bocca tassata non puo a lungo sussistere nella Roma di oggi; la costruzione dell'acquedotto mancherebbe di esplicare tutta la sua azione igienico-sanitaria, se non accompagnata dalla riforma del sistema di distribuzione”;
2) a fine 1990 le bocche tarate erano 63.000 (convegno ACEA-ANACI 20 novembre 1990);
3) la legge 5 gennaio 1994, n. 36 con la finalita di “salvaguardare ed utilizzare la risorsa idrica secondo criteri di solidarieta” (art. 1) individuava all'art. 5 “che il risparmio della risorsa idrica e conseguito con la progressiva installazione di contatori individuali in ogni unita abitativa”;
4) la prescrizione dell'installazione di contatori individuali e stata confermata dal DPCM 4/3/96 (Disposizioni in materia di risorse idriche – Allegato 9 – punto 8.2.8);
5) l'ex presidente ACEA Chicco Testa in una intervista sul Messaggero Casa del 23 ottobre 1995 dichiarava che le utenze a bocca tarata a fine 1994 erano ancora 42.157 con un ritmo di trasformazione di circa quattromila utenze l'anno;
6) in una nota dei Rapporti istituzionali ACEA del 17 gennaio 2006 indirizzata ad ANACI e stato evidenziato che le utenze a bocca tarata sono ancora 17.525 smentendo le anzidette previsioni del presidente Testa;
7) nella Relazione 2005 dell'Agenzia per il controllo della qualita dei servizi del Comune di Roma e sottolineato che “l'antico sistema comporta problemi di ordine igienico ed idraulico non piu compatibili con il concetto moderno di servizio idrico e l'esistenza delle 17.578 bocche tarate rende impossibile attuare qualsiasi politica di contenimento dei consumi”.
Il sistema cosiddetto a “bocca tarata” puo apparire paradossale in quanto confliggente con l'obiettivo del risparmio, ma l'acqua viene fornita in quantita predeterminata contrattualmente e distribuita in antigienici cassoni individuali quasi sempre di eternit; una volta riempiti tutti i cassoni una tubazione di “troppopieno” convoglia direttamente in fogna l'acqua comunque fornita anche in assenza di richiesta da parte degli utenti. Non e da sottovalutare l'ulteriore danno che si determina nelle tubazioni di scarico condominiali per il continuo afflusso di acqua non utilizzata (soprattutto di notte e nei periodi feriali) in conseguenza del suo elevato contenuto calcareo; l'interno delle tubazioni viene progressivamente a restringersi per l'effetto “stalattiti” (deposito sulle pareti di cristalli di carbonato di calcio) con conseguenti ed irreparabili ostruzioni.
Effettuato un monitoraggio delle utenze idriche trasformate e possibile rilevare gli effetti positivi sui consumi e sui costi condominiali (vedi prospetto) con possibilita di autofinanziamento in pochi anni degli interventi necessari in cabina idrica, con i risparmi derivanti dai ridotti consumi addebitati in bolletta.
Ma l'uso razionale della risorsa idrica non viene completamente perseguito neanche con la distribuzione dell'acqua a contatore in quanto con la clausola contrattuale del “minimo impegnato”, fatturato anche in assenza di consumi (o di consumi inferiori al minimo), non incentiva l'utente al risparmio in quanto lo stesso e portato a beneficiare anche dei non consumi degli assenti. Infatti, pur essendo applicate tariffe mediamente piu basse, si registrano consumi pro-capite tra i piu elevati sia in campo nazionale che europeo (Nomisma 2002). Inapplicata risulta la delibera CIPE 4/4/2001 intesa al graduale superamento del criterio del minimo impegnato (entro il 1/7/2005); tale inadempienza risulta rilevata anche nella Relazione al Parlamento sullo stato dei servizi idrici anno 2005 nella quale viene sottolineata una ripartizione non equa degli oneri tariffari.
In attesa che la normativa venga rispettata e fatta rispettare, i cittadini vengono invitati a chiudere l'acqua mentre si insaponano sotto la doccia…….. per dare un contributo al risparmio idrico!
CONFRONTO ONERI UTENZE IDRICHE PRIMA E DOPO LA TRASFORMAZIONE
Via Magliano Sabina 40 –
bocca tarata (utenza n. 800658101)
euro 4.410,53 spesa anno 2000
utenza a contatore (n. 409802907)
euro 2.647,19 spesa anno 2004
euro 2.711,90 spesa anno 2005
euro 2.405,26 spesa anno 2006
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Via di Priscilla 63 –
bocca tarata (utenza n.800658101)
euro 4.465,79 spesa anno 2001
utenza a contatore (n. 402361409)
euro 1.738.14 spesa anno 2004
euro 1.974,38 spesa anno 2005
euro 2.948,99 spesa anno 2006
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Via Monte delle Gioie 9
bocca tarata (utenza n. 806207900)
euro 3.882,60 spesa anno 2002 mc. erogati 5.430
utenza a contatore (n. 410495104)
euro 2.550,94 spesa anno 2004 mc. erogati 2.422
euro 2.775,18 spesa anno 2005
euro 2.094,92 spesa anno 2006
Carlo Parodi – Direttore Centro Studi Nazionale ANACI